Agrivia permette ai consumatori delle grandi città di ricevere frutta e verdura raccolta nelle 24 ore e a basso impatto ambientale
Software
Il problema che Agrivia intende affrontare è la sostenibilità alimentare nelle grandi città. Questo nasce dal fatto che già adesso il 54% della popolazione mondiale vive nelle grandi aree urbane e si stima che questa quota salirà fino al 70% nel 2050 (fonte: “World Urbanization Prospects 2018” delle Nazioni Unite). Quindi una sostenibilità della filiera alimentare dovrà per forza passare da nuovi modelli di consumo. In particolare al momento la maggior parte del cibo viene acquistato nella Grande Distribuzione Organizzata. Le logiche di economia di scala hanno portato le insegne della GDO a comprare grandi quantità di prodotto, cercando il distributore più conveniente, creando così filiere lunghe e complicate in cui il cibo percorre svariati chilometri e passaggi prima di giungere sulle tavole. Basti pensare a prodotti come arance, ciliegie e fragole di cui è sempre più comune leggere come Paesi di origine Spagna o Turchia. Questa lunga filiera causa quindi i seguenti problemi: 1) emissioni inquinanti inutili; 2) perdita di qualità e informazioni dei prodotti 3) impoverimento delle realtà agricole di piccole e medie dimensioni.
Agrivia si basa su informatica e logistica. Essa è composta da produttori intorno alla città e una rete di magazzini, i dark store, all'interno dell'area urbana. La parte informatica digitalizza l'offerta agricola, permettendo di dare un nuovo canale ai produttori per vendere e il software gestisce il flusso delle merci per i vari dark store. I consumatori mangeranno cibo al massimo della qualità perché raccolto la mattina della consegna e giunto a giusta maturazione sulla pianta. Il processo è più sostenibile dell’attuale supply chain dato che in ogni città i prodotti fanno solo i chilometri necessari dall’agricoltore locale alla tavola. Inoltre nel nostro modello l consegna dell’ultimo miglio è ad impatto zero e vene effettuata tramite bici cargo.